Perchè Terence Hill ha lasciato Don Matteo: solo ora la verità

Dopo 22 anni Terence Hill ha lasciato Don Matteo qualche stagione fa. Ora, a distanza di tempo, ecco le motivazioni della scelta

Dopo oltre due decenni di successo, Terence Hill ha lasciato i panni di Don Matteo, il personaggio che l’ha consacrato come volto iconico della fiction italiana su Rai 1. La tredicesima stagione, trasmessa nel 2022, ha segnato infatti l’ultima apparizione dell’attore veneziano nella celebre serie ambientata in Umbria, prima a Gubbio e poi a Spoleto. Il testimone è stato passato a Don Massimo, interpretato da Raoul Bova, che dalla quattordicesima stagione conduce le indagini accanto ai Carabinieri.

La serie ha saputo evolversi nel tempo, passando da un’impostazione prettamente gialla nelle prime stagioni, a una maggiore attenzione alle dinamiche sentimentali e sociali, con sottotrame che coinvolgono i capitani dei Carabinieri, i Pubblici Ministeri e i giovani ospitati in canonica. Questi ultimi, spesso provenienti da situazioni difficili, trovano in don Matteo una figura paterna e guida formativa.

Il ritiro di Terence Hill da Don Matteo: motivazioni e riflessioni

La decisione di Terence Hill di abbandonare la serie, dopo ben 22 anni di presenza fissa, è maturata durante le riprese della tredicesima stagione. In un’intervista rilasciata a Tv Sorrisi e Canzoni, l’attore ha spiegato: «Non volevo smettere di fare Don Matteo, avrei solo voluto continuare in modo diverso, perché i ritmi sul set erano molto impegnativi. Le giornate di lavoro erano lunghissime, spesso dormivo solo cinque ore per notte. È stato bellissimo, ma anche molto faticoso». Hill aveva proposto una riduzione della frequenza delle produzioni, suggerendo di realizzare quattro film all’anno seguendo il modello del Commissario Montalbano, ma la Rai ha preferito mantenere una serie televisiva lunga per motivi di ottimizzazione dei costi.

Raoul Bova ha raccolto l’eredità di Terence Hill foto: Facebook @Don Matteo – (traccecinematografichefilmfest.it)

Oltre agli aspetti lavorativi, anche questioni personali hanno giocato un ruolo decisivo nella sua scelta di voltare pagina. In un’intervista al Corriere della Sera, Terence Hill ha dichiarato: «Voglio dedicare più tempo alla mia famiglia. Ho in programma un lungo viaggio negli Stati Uniti con loro e, il prossimo maggio, desidero finalmente intraprendere il Cammino di Santiago de Compostela». L’attore ha inoltre espresso soddisfazione per la scelta di Raoul Bova come suo successore, riconoscendo in lui un degno erede per il ruolo di parroco-investigatore.

Il passaggio di testimone tra Terence Hill e Raoul Bova non è stato semplice, né immediatamente accolto con favore da tutti i personaggi della serie, in particolare dal maresciallo Cecchini. Tuttavia, il nuovo protagonista, don Massimo Sartori – il cui vero nome anagrafico è Matteo Mezzanotte – ha saputo conquistare gradualmente la fiducia degli abitanti di Spoleto e del pubblico. Don Massimo, ex sottufficiale dei Cacciatori di Calabria, porta una nuova energia e un passato misterioso che aggiunge profondità alla narrazione.

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Claudio Rossi