E’ lei l’erede di Monica Vitti che il cinema italiano stava cercando da anni

Nel panorama del cinema italiano contemporaneo si è da tempo avvertita la mancanza di una figura femminile come quella di Monica Vitti

Dopo anni di attesa, oggi sembra emergere una nuova protagonista che, per molti, potrebbe essere considerata la sua degna erede.

Nata come Maria Luisa Ceciarelli nel 1931 a Roma, Monica Vitti ha segnato la storia del cinema italiano con una carriera che spazia dal dramma alla commedia, passando per il ruolo di musa e collaboratrice di Michelangelo Antonioni. La sua voce roca e la capacità di alternare registri drammatici e brillanti l’hanno resa unica, affermandola come una delle attrici più versatili e amate del nostro paese.

Dal successo internazionale ottenuto con la tetralogia dell’incomunicabilità di Antonioni (L’avventura, La notte, L’eclisse, Il deserto rosso) fino alle commedie all’italiana di grande richiamo, Vitti ha saputo conquistare il pubblico e la critica. Premi prestigiosi come cinque David di Donatello, dodici Globi d’oro, un Leone d’oro alla carriera e riconoscimenti internazionali hanno consacrato la sua importanza artistica.

Il suo ultimo lavoro sul grande schermo risale al 1990, quando ha anche diretto il film Scandalo segreto, ma la sua influenza artistica è rimasta viva e presente nel cuore del cinema italiano fino alla sua morte. La sua capacità di usare contemporaneamente due registri recitativi distinti rimane un’eredità che ha aperto nuove strade per generazioni di attori e attrici.

Paola Cortellesi: la nuova protagonista che sfida il paragone con Monica Vitti

Il nome che negli ultimi anni è stato più volte accostato a quello di Monica Vitti è quello di Paola Cortellesi, attrice, comica, sceneggiatrice e regista romana che ha saputo ritagliarsi un ruolo di primo piano nel cinema e nel teatro italiano contemporanei. Con una carriera iniziata negli anni Novanta e un successo crescente nei primi anni 2000, Cortellesi si è distinta per la sua versatilità, capace di passare con naturalezza dalla comicità al dramma, proprio come la celebre attrice romana.

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Cortellesi ha commentato con umiltà e rispetto il paragone: «Io l’erede? Lei era inarrivabile». Ha riconosciuto l’immensa grandezza di Monica Vitti, sottolineando come la diva fosse stata la prima donna italiana a essere posta sullo stesso piano di giganti del calibro di Gassman, Mastroianni e Sordi. Per la regista di C’è ancora domani — film che ha segnato il suo debutto dietro la macchina da presa con grande successo, vincendo numerosi premi tra cui cinque David di Donatello — il lascito di Vitti è stato fondamentale: «Ha aperto una strada. La sua capacità di usare registri diversi è un modello imprescindibile».

Pur apprezzando il paragone, Paola Cortellesi ha chiarito che imitare Monica Vitti è impossibile: «È inarrivabile e irreplicabile. Ognuno di noi è unico, figuriamoci nel suo caso». La Cortellesi ha espresso anche il desiderio di aver potuto conoscere personalmente Monica Vitti, immaginando come avrebbe potuto arricchire il proprio lavoro con i consigli tecnici sulla costruzione dei personaggi, e ha ricordato la fragilità della diva, che aveva raccontato la sua infanzia difficile e la madre percepita come una presenza costrittiva.

Un’eredità artistica che continua a vivere(Fonte_Raiplay.it)(www.traccecinematografichefilmfest.it)

La figura di Monica Vitti rimane un punto di riferimento imprescindibile per attori, registi e appassionati di cinema, un faro artistico che illumina ancora oggi le strade del cinema italiano. La sua capacità di fondere drammaticità e comicità, la sua personalità e la sua storia personale profondamente legata a Roma e all’Italia sono elementi che continuano a ispirare le nuove generazioni.

Paola Cortellesi, con la sua carriera ricca di riconoscimenti e la sua capacità di spaziare tra generi e ruoli, rappresenta senza dubbio una delle artiste più capaci di sostenere il confronto con la grande Monica Vitti. Tuttavia, come lei stessa ha ammesso, il paragone non deve essere inteso come una competizione, ma come un omaggio a un modello di talento e versatilità che ha fatto la storia.

Il cinema italiano, infatti, non cerca una copia di Monica Vitti, ma continua a valorizzare la sua eredità attraverso interpreti che, come Paola Cortellesi, riescono a portare avanti la tradizione di un cinema fatto di profondità emotiva, intelligenza e capacità di raccontare storie con autenticità e passione.

Published by
Roberto Arciola