
Brando De Sica: la nuova generazione del cinema italiano(Fonte_Raiplay.it)(www.traccecinematografichefilmfest.it)
La famiglia De Sica continua a essere un pilastro del cinema italiano, con una tradizione che si tramanda di generazione in generazione.
Dopo il celebre regista e attore Christian De Sica, oggi è il turno del figlio Brando De Sica, attore e regista di 42 anni, che non solo è considerato la vera fotocopia del padre, ma ha saputo ritagliarsi una posizione di rilievo nell’ambito cinematografico nazionale e internazionale.
Figlio di Christian De Sica e nipote del leggendario Vittorio De Sica, Brando De Sica è cresciuto immerso nell’arte e nel cinema. Nato a Roma nel 1983, ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo già da bambino, debuttando nel 1993 con un piccolo ruolo nel film Anni 90 – Parte II, al fianco del padre e di Massimo Boldi, storica coppia del cinepanettone italiano.
La sua formazione artistica è stata arricchita da un lungo periodo di studio a Los Angeles, presso la prestigiosa University of Southern California, School of Cinematic Arts, dove si è laureato con lode in regia, ricevendo un attestato direttamente da Clint Eastwood. Questa formazione internazionale ha segnato l’inizio di una carriera poliedrica che lo vede non solo come attore, ma anche come regista e sceneggiatore.
Tra i suoi primi lavori si ricordano cortometraggi di successo come La donna giusta (2012) e L’errore (2014), quest’ultimo presentato al Festival di Cannes nel 2015, con cui ha vinto il Nastro d’Argento per la regia e ottenuto una nomination ai David di Donatello. Ha inoltre diretto videoclip per brand internazionali e collaborato a progetti di moda, dimostrando una versatilità artistica rara.
Mimì – Il principe delle tenebre: il debutto al lungometraggio
Nel 2023, Brando De Sica ha fatto il suo esordio come regista di un lungometraggio con Mimì – Il principe delle tenebre, un film dallo stile dark ambientato a Napoli. La pellicola racconta la storia di Mimì, un pizzaiolo nato con i piedi deformi, e di Camilla, una ragazza goth convinta di essere discendente di Dracula. Insieme, i due protagonisti fuggono dalla città partenopea, affrontando misteri e avventure che uniscono elementi di fantasy e realtà urbana.
Il film, presentato al Locarno Film Festival, ha ricevuto riconoscimenti per l’originalità e la capacità di unire generi cinematografici diversi, confermando la capacità di Brando De Sica di creare opere innovative pur mantenendo un legame con la tradizione artistica della famiglia.

Pur essendo figlio di una delle coppie più celebri del cinema italiano, Brando De Sica ha sempre mostrato una forte determinazione nel costruire una propria identità professionale. In numerose interviste ha sottolineato il valore di essere se stessi, anche in un settore dove i figli d’arte spesso occupano ruoli di prestigio senza dimostrare un reale talento.
Oltre alla carriera artistica, Brando ha coltivato la passione per la meditazione trascendentale e lo yoga, pratiche apprese durante gli anni vissuti negli Stati Uniti, che lo aiutano a mantenere equilibrio tra vita privata e professionale. Questo approccio riflessivo si riflette anche nel suo lavoro creativo, che spesso esplora tematiche esistenziali e relazioni umane complesse.
La famiglia De Sica: un’eredità artistica
La dinastia De Sica ha segnato la storia del cinema italiano a partire da Vittorio De Sica, maestro del neorealismo e figura di riferimento mondiale. Il figlio, Christian De Sica, ha consolidato la fama familiare con una lunga carriera da attore, regista e showman, celebre soprattutto per i cinepanettoni natalizi che hanno caratterizzato il cinema italiano degli ultimi decenni.
Christian De Sica, nato a Roma nel 1951, ha iniziato la sua carriera negli anni ’70, alternando ruoli comici a interpretazioni più drammatiche. Ha saputo reinventarsi nel tempo, lavorando con registi come Pupi Avati e Matteo Garrone e ottenendo riconoscimenti importanti come il Nastro d’Argento per il film Il figlio più piccolo (2010). La sua collaborazione con Massimo Boldi ha definito un’epoca, ma negli ultimi anni ha ampliato il suo repertorio, partecipando a fiction di successo e programmi televisivi.
Anche la madre di Brando, Silvia Verdone, proviene da una famiglia d’arte, essendo sorella dei celebri registi Carlo e Luca Verdone. Questo intreccio di talenti ha contribuito a creare un ambiente familiare ricco di stimoli artistici e culturali.